Estrela è uno dei più antichi quartieri della capitale situato sui colli occidentali. Nonostante la faticosa salita (che può essere evitata prendendo il tram 28), la basilica e i suoi giardini valgono la pena di essere visitati.
Una nuova prospettiva per vivere la città accompagnato da guide autorizzate che te ne mostreranno ogni lato nascosto.
domenica 30 settembre 2012
ESTRELA - il quartiere
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martedì 4 settembre 2012
BAIXA - Il quartiere
La Baixa,
ossia bassa, è il "nuovo" centro storico di Lisbona. Sebbene la
precedente definizione di "nuovo centro storico" possa apparire a
prima vista contraddittoria, in realtà non lo è affatto. D’altra parte il primo
centro della capitale è stato Rossio,
tuttavia a causa della crescente importanza portuale della città, dopo il
terremoto del 1755 che distrusse il centro di Lisbona, Marquês de Pombal decise che la nuova Praça do Comércio dovesse rappresentare il nuovo centro della
capitale agli occhi degli stranieri.
Ma andiamo per ordine...
La Baixa è appunto
la parte bassa della città che, partendo dal fiume Tejo, si dirama verso l'interno, passando per Rossio, Restauradores,
ed infine s'incanala lungo l'infinita Avenida
da Liberdade. Ai lati della Baixa si ergono le due fila di colli
occidentali e orientali i quali, proseguendo anch'essi verso l'interno, la
delimitano. La Baixa, essendo uno dei quartieri meglio localizzati, è stato uno
dei primi luoghi abitati della città. Tuttavia nel 1755 avvenne un grande terremoto seguito da un maremoto che
letteralmente distrusse il "bairro". In questo caso, la bassa
posizione naturale, che tanto è stata favorevole per l'accessibilità e il
popolamento del quartiere, si è rivelata controproducente. L'antica Baixa era
costituita da un'insieme disordinato di vie che s'intrecciavano caoticamente
tra antichi palazzi e facevano riferimento alla piazza Terreiro do Paço... niente di nuovo potremmo dire... e invece no.
Marquês de Pombal, dopo aver sotterrato i morti e fermato i briganti del post
terremoto, decise di ricostruire a nuovo tutto il quartiere partendo apposta
dalla piazza. Ma questa ricostruzione doveva essere un'opera grandiosa che
rispettasse le più moderne tecniche architettoniche, ed esigenze urbanistiche,
ma che allo stesso tempo esprimesse l'importanza simbolica del potere assoluto
del regno. In altre parole, la nuova piazza ed il nuovo quartiere dovevano
rappresentare al mondo la bellezza e la munificenza dei portoghesi e della loro
casa reale.
Per testimoniare l'importanza internazionale
della città l'antica Terreiro do Paço fu ribattezzata Praça do Comércio. Di
struttura rigorosamente simmetrica e parallela (geometria = perfezione,
perfezione = potenza) è stata costruita in modo da favorire, tramite un abile gioco
di prospettiva, la visione della piazza intera.
I visitatori stranieri più
prestigiosi venivano appositamente fatti sbarcare nel piccolo attracco privato
che vi è dal lato della piazza rivolto sul mare, in questo modo gli ospiti
potevano osservare la statua del re Jose
I (situata al centro) e sopra essa l'arco che sovrasta rua Augusta. Infine, gli imponenti torrioni e porticati della
piazza contornavano lo spazio, come una cornice che circonda una pittura con al
centro rappresentato il protagonista. Partendo da rua Augusta, la nuova Baixa
si mostra come un reticolo regolare di vie parallele e perpendicolari che
s'intersecano tra loro. I palazzi hanno tutti la medesima altezza e spesso il
medesimo stile architettonico, le terrazze sono tutte lunghe e strette, oppure
assenti, e comunque sempre della stessa grandezza. Tutto ciò rispondeva alle
moderne esigenze architettoniche anti-sismiche, ma era anche funzionale alla
rappresentazione di una perfezione assoluta che a sua volta simboleggiava l'importanza
del regno.
Nella Baixa oggi vi
sono molti locali turistici, sedi di banche, imprese, uffici (anche se si
stanno sempre di più spostando a Marquês de Pombal), hotel e negozi sempre comunque
commerciali. Vita notturna zero. Si segnala giusto l'elevador de Santa Justa, il museo del Design e della Moda ed un paio di localini nascosti, ottimi
soprattutto per bere caffè o riposare, ma non certo per far serata.
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domenica 2 settembre 2012
Graça - il quartiere
Continuando per le strette vie
della Graça si può giungere ad un altro stupendo miradouro (forse il mio
preferito), ossia quello della "Senhora do Monte" con il suo giardino
e chiesetta. In questo bairro vi è inoltre il famoso monastero di “São Vicente de Fora", uno dei più
antichi e belli dell'intera capitale. Alle sue basi vi è una falda acquifera
utilizzata perfino dai primi abitanti che nell'antichità edificarono questa
zona, mentre, dopo aver visitato le varie sale ed i chiostri del convento, si
può salire fino al terrazzo, dal quale si può godere una fantastica vista a
360° della città.
Sebbene non
raggiunga gli apici incredibili di Alfama, camminare per Graça è davvero
piacevole, vi sono infatti antichi edifici, con giardini, colorati da numerosi azulejos. Come la sua vicina Alfama
anche Graça sta vivendo una sorta di "spopolamento" a causa della
scomoda accessibilità del quartiere e per questo molte case vengono abbandonate
e gli affitti costano pochissimo, tuttavia il bairro si riempie puntualmente di
persone ogni settimana grazie alla “Feira
da Ladra”.
La Feira da Ladra è
un mercato ove è possibile trovare di tutto, ed ogni oggetto ha la sua storia
(spesso inventata), dalle vecchie macchine fotografiche ai bauli, dai libri ai
pezzi d'antiquariato, vestiti e chi più ne ha più ne metta, ci si può veramente
sbizzarrire. Ovviamente, spesso si cela una piccola "fregatura" e
talvolta oggetti rubati, d'altronde ognuno è libero di portare le proprie merci
usate, stendere degli asciugamani a terra e cercare di vendere la mercanzia
(controlli non ce ne sono...).
Anticamente alcuni
personaggi ricchi e influenti della città hanno costruito le proprie abitazioni
in questo quartiere, vicino al centro, ma non in mezzo alla confusione, per
questo trovare inaspettatamente stupendi edifici aiuta ad ampliare il fascino
del bairro. “Villa Berta” ne è un
tipico esempio, una maestosa villa che percorre completamente tutta una via e
ne da il nome. Durante la festa di Sant'Antonio
(patrono della città) la strada viene interdetta alle macchine ed è perciò
possibile fermarsi a mangiare nei tavolini, posti in mezzo alla via, ascoltando
musica dal vivo proveniente dai balconi della villa.
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